Avevo promesso un po' di antropologia da salotto, quindi comincio dalla valigia.
Come si fa la valigia dell'emigrante?
Uno parte per le vacanze e cerca di portarsi il meno possibile. Ma un emigrante parte per non tornare, quindi si deve portare tutto.
Ma siccome parte per non tornare, tanto vale che le cose le compri li'.
Certo, poi pero' bisogna fare i conti col fatto che i negozzi fanno orario d'ufficio, il che significa doversi prendere mezza giornata per andare comprare delle forbicine?
Alla fine ho optato per portare le cose piu' care, cioe' ho portato piu' giacche che calzini.
Ora il fatto che alla fine non sia riuscito a trovarla, quella tessera della lavatrice, ha reso le cose un po' piu' complesse...
(E questo e' il cliffhanger di fine puntata!)
venerdì 23 maggio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
"Ora il fatto che alla fine non sia riuscito a trovarla, quella tessera della lavatrice, ha reso le cose un po' piu' complesse..."
Una sgommata nelle mutande avrebbe aggiunto molto più pathos al cliffhanger di fine puntata.
Fortunatamente non è stato così... vero?
Benvenuto in Svizzera, paese in cui gli orari del turno in lavanderia determinano le fortune (e sfortune) quotidiane della gente.
Cmq alla COOP vendono mutande e calzini (anche io ho avuto la mia dose di sfortune legate alla lavanderia)
vuoi che ti spedisco delle forbicine con la fedex?
Posta un commento